venerdì 23 settembre 2011

BlogAnz. INTRO DELLO SCAZZO


A differenza di quel che si possa pensare,











la parola SCAZZO ha un'accezione sublime, poco silenziosa, un po' come i membri dell'Odissea dei Dissentori: quelli che sbavano rabbia davanti alle argomentazioni più assurde comandate dalla DEMAGOGIA di potere (economico, sociale, politico e religioso). Già, questo significa: "dissenso", "screzio"! E noi siamo qui a dissentire, cari SCAZZATI! Per giustificare questa visione, parto dalla prospettiva di guida di un camionista: l’Italia per le strade viste da due metri e mezzo d’altezza, da Livorno fino a Mantova, Padova, Milano, Torino, poi giù ancora per Roma e Napoli, è un Italia maledettamente piena di volgarità, e con “volgarità” intendo il popolo (da volgo< vulgus = “popolo”), quello che si lamenta dei problemi, quello fatto di disoccupati, di laureati, di camionisti, di puttane, di mamme altere e fiere di esserlo di figli delinquenti, quello fatto di extracomunitari che, a detta dei telegiornali pubblici, ti mangiano il cervello e ti rubano l’aria; quello dei grandi speranzosi, quel popolo, insomma, le cui vere intenzioni ci sono nascoste apparentemente, ma che invece ci schiaffeggiano ogni giorno. L’Italia infatti è composta da una maggioranza silenziosa le cui “non scelte” scelgono per tutti, le cui “non credenze” bastano per la credenza di tutti, le cui “parole non espresse” fanno parlare gli altri comunque, e si tratta di scelte, credenze e parole che stanno distruggendo chi veramente “coglie” il tutto e lo critica aspramente, scrivendolo, scritturandolo, studiandone soluzioni, educandone comunità, tutte opere svolte da chi appartiene, invece, alla minoranza silenziosa, aggettivo che qua indica l’esatto contrario: è come se non dicesse nulla, perché lo spazio riservatole è talmente poco – occupato da quell’altra maggioranza il cui “silenzio” viene trasformato in approvazione assordante dai media –, che è come se non esistesse. Aria fritta. Che brutto sintagma, “aria fritta”!... Aggettivo che fa dell’aria qualcosa di materiale e quindi di vendibile, cosa che accadrà fra qualche tempo. La maggioranza silenziosa vuole tutto questo, vuole pagare l’aria che respira per friggerla, vuole avere i problemi per non risolverli, vuole che altri credano per non credere, vuole che gli altri scelgano per non scegliere.

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