sabato 24 settembre 2011

Scazzo sul prezzo benzina


Ho aperto Facebook e l'occhio è stato attratto dalla bacheca di un amico, 




che da sempre si scazza per il continuo aumento del prezzo della benzina. In effetti, il suo intervento (che dovrebbe essere un passaggio di un passaparola) mette in luce la capacità dell'italiano di credere alle soluzioni. Forse dovrei dire: l'incapacità di credere che vi siano soluzioni. La Storia lo dimostra, l'unione di milioni di utenti scazzati fa tremare il culo ai governanti, ai magnati, alle compagnie aeree, petrolifere ecc ecc. Certo, lo dimostra eccome la Storia! Ma all'italiano ciò non basta. Perché l'italiano - e io credo di essere italiano - si siede nella convinzione che in Italia ciò non possa realizzarsi, come invece accade in altri Paesi. Quindi non c'è nemmeno il tanto di fare un tentativo, direbbe uno che non ha la concezione del "gruppo". Probabilmente il problema è di fondo: nessuno capisce la reale condizione in cui si vive, e se il prezzo della benzina è arrivato a questa quota, la maggior parte di utenti crede che sia una conseguenza aliena dalla terra, non dipenda da nessuno, ma da regole di mercato scritte da un potente invisibile che sputa le sue sciagure dentro il nostro portafoglio. Perciò il crollo della borsa non è speculazione dei big miliardari, ma solo un soffio di vento improvviso, non ponderato. Se il TG1 in prima serata ci informa che lo scoiattolo rosso rischia l'estinzione in GB, questo, in virtù del canone che paghiamo, diventa il problema a cui pensare, e la verità (e cioè che tutto il mondo si indigna contro il nano B per i suoi loschi affari che mettono a sedere il proletariato) diventa per noi la notizia esotica del tipo: "prete muore inculato da un cavallo" (notizia apparsa qualche giorno fa in un notiziario on line USA). Non è Dio che fa alzare il prezzo della benzina, o fa crollare la borsa, o costringe gli operai a far la fame, o i docenti precari ad aspettare decenni per il ruolo e tante altre cose, no, non è Dio, è l'uomo a cui abbiamo dato il nostro voto (e 'sto discorso vale universalmente). Per quanto mi riguarda, l'italiano ha la concezione del solo gruppo calcistico, perché qui, in questo Stivale, la gente esce ad abbracciarsi e ricordarsi che parla la stessa lingua solo quando si vince una fottuta partita di pallone. E trova pure il coraggio di lamentarsi degli stipendi dei giocatori, dimentica che glieli tolgono dalle sue stesse tasche con gli abbonamenti sky, premium, e con la brama giornaliera di arrivare alla domenica per riscaldare quel posto allo stadio. L'italiano arriverà a pagare 50€/l per la benzina, ma non levategli 'sto cazzo di pallone. Potrebbe incazzarsi realmente. Del resto, questo è un suo diritto. 




Qui di seguito il messaggio che gira su Facebook: 



IMPORTANTE !!! - LEGGI ATTENTAMENTE è importantissimo piegare questi maledetti che alzano in continuazione il prezzo!! (gli americani si sono incazzati perché gli si è alzata la benzina a 0.75€ per 5 LITRI !!!) e noi paghiamo 1.50€ a litro. . ma siamo impazziti???!!! COME FARE??? Anche se non hai la macchina, per favore fai circolare il messaggio agli amici. Benzina a metà prezzo? Diamoci da fare... Siamo venuti a sapere di un'azione comune per esercitare il nostro potere nei confronti delle compagnie petrolifere. Si sente dire che la benzina aumenterà ancora fino a 1.80 Euro al litro. UNITI possiamo far abbassare il prezzo muovendoci insieme, in modo intelligente e solidale. Ecco come.... La parola d'ordine è 'colpire il portafoglio delle compagnie senza lederci da soli'. Posta l'idea che non comprare la benzina in un determinato giorno ha fatto ridere le compagnie (sanno benissimo che, per noi,si tratta solo di un pieno differito, perché alla fine ne abbiamo bisogno!), c'è un sistema che invece li farà ridere pochissimo, purché si agisca in tanti. Petrolieri e l'OPEC ci hanno condizionati a credere che un prezzo che varia da 0,95 e 1 Euro al litro sia un buon prezzo, ma noi possiamo far loro scoprire che un prezzo ragionevole anche per loro è circa la metà. I consumatori possono incidere moltissimo sulle politiche delle aziende: bisogna usare il potere che abbiamo. La proposta è che da qui alla fine dell'anno non si compri più benzina dalle 2 più grosse compagnie, SHELL ed ESSO, che peraltro ormai formano un'unica compagnia. Se non venderanno più benzina (o ne venderanno molta meno), saranno obbligate a calare i prezzi. Se queste due compagnie caleranno i prezzi, le altre dovranno per forza adeguarsi. Per farcela, però dobbiamo essere milioni di NON-clienti di Esso e Shell, in tutto il mondo. Questo messaggio è stato inviato ad una trentina di persone; se ciascuna di queste aderisce e a sua volta lo trasmette a, diciamo, una decina di amici, siamo a trecento. Se questi fanno altrettanto, siamo a tremila, e così via.................. Di questo passo, quando questo messaggio sarà arrivato alla 'settima generazione', avremo raggiunto e informato 30 milioni di consumatori! Inviate dunque questo messaggio a dieci persone chiedendo loro di fare altrettanto. Se tutti sono abbastanza veloci nell'agire, potremmo sensibilizzare circa trecento milioni di persone in otto giorni! E' certo che, ad agire così, non abbiamo niente da perdere, non vi pare? Chi se ne frega per un po' di bollini e regali e baggianate che ci vincolano a queste compagnie. Coraggio, diamoci da fare!!!

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